Consumatori che cambiano, tendenze e aspirazioni
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Gli addetti ai lavori lo sanno da tempo, lo stanno dicendo da anni! Il mondo della macelleria è in evoluzione e segue, come è giusto che sia, l’andamento delle abitudini dei consumatori, le tendenze alimentari, i mutamenti nei consumi e nei gusti, nell’economia delle famiglie e dei cittadini.
La nostra rivista iMeat Giornale e la fiera che ogni due anni presentiamo a Modena sono sempre stati portavoce di questa evoluzione nella macelleria; evoluzione che i professionisti del settore – allevatori, macellai, cuochi, gastronomi – ben conoscono poiché ne sono i protagonisti.
Eppure, ogni tanto spuntano notizie in apparenza “straordinarie”, spacciate come “novità”, come fossero scoperte sensazionali. Una delle ultime occasioni un articolo pubblicato recentemente su Il Sole24ore, giornale di assoluto prestigio, della cui autorevolezza non ci permettiamo di dubitare, a proposito del cosiddetto “boom dei ready to cook”.
In sostanza, pare si siano accorti che in quasi tutte le macellerie d’Italia, dal piccolo borgo di montagna al banco del grande supermercato passando per mercati e botteghe di vario genere, quelli che noi abbiamo sempre chiamato “pronto cuoci” con un termine più nostrano riscuotono enorme successo di pubblico e sono la tendenza più diffusa.
Prendiamo l’annuncio come un complimento: noi – anzi voi macellai – l’avevamo/avevate già capito da un pezzo tanto che nei vostri laboratori e sui banchi dei vostri negozi i prodotti di servizio hanno un ruolo fondamentale. Finalmente tutti si sono accorti del potenziale espresso dal piccolo commercio di vicinato che sta surclassando le grandi catene grazie alla cura che riserva al cliente, alla qualità dei suoi prodotti e al valore dell’offerta.
