Menzione di origine

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Dichiarazione di origine in etichetta non solo per la vendita ma anche per la somministrazione e le carni proposte in menù.

È la proposta di Coldiretti su esempio della Francia dove, recentemente, è stata introdotta una norma che prevede dal primo marzo 2022 la menzione di origine obbligatoria per tutta la carne servita in Francia fuori casa. Il provvedimento riguarda i ristoranti oltre alle mense scolastiche, le aziende o gli ospedali.

Da quella data infatti, in Francia, la ristorazione collettiva e quella commerciale dovranno indicare nel menù il Paese di origine dell’animale come allevamento, crescita e macellazione, nel caso di tutte le carni acquistate crude, che si tratti di bovini, ovini, suini o pollame.

Un notevole passo avanti nella tutela del consumatore che ha il diritto di conoscere l’origine del cibo allo scopo di meglio operare la sua scelta con consapevolezza.

Coldiretti approva e invita anche i nostri governanti ad adottare una tale misura di trasparenza, così importante nella salvaguardia delle produzioni nostrane e della salute del consumatore.

Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini ha così commentato la notizia: “Sarebbe auspicabile una norma simile, al più presto, anche in Italia, dove circa un terzo della spesa alimentare avviene fuori casa per un importo che nonostante la pandemia ha raggiunto lo scorso anno i 60 miliardi. L’Italia, leader nella qualità alimentare, ha il merito di essere all’avanguardia sull’obbligo di indicazione di origine per gli alimenti venduti in negozi e supermercati e dovrebbe estenderlo anche alle normative per la tracciabilità a tavola. Noi di Coldiretti riteniamo che la misura andrebbe estesa a ristoranti, trattorie e mense pubbliche e private nelle scuole, negli ospedali, nelle aziende e comprendere tutti i prodotti sensibili, non solo carne ma pesce, formaggi, salumi, frutta e verdura”.