Quando si parla di MOCA, che cosa si intende?

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Giuseppe L. Pastori – Tecnologo Alimentare

I nostri alimenti e le bevande sono spesso contenuti o confezionati in recipienti. Allo stesso modo vengono utilizzate attrezzature e utensili per le lavorazioni alimentari, sia quelle industriali, che quelle artigianali e domestiche.

Perciò quando parliamo di “Materiali e Oggetti a Contatto con gli Alimenti” (MOCA per l’appunto) facciamo riferimento a tutti quei materiali e attrezzature che vengono utilizzati nella produzione, trasformazione, imballaggio per il trasporto, conservazione o servizio degli alimenti e che possono entrare in contatto con gli stessi. Tali materiali e oggetti possono essere fatti di sostanze varie, come ad esempio plastica, gomma, carta e metallo.

In Europa esiste una specifica legislazione che interessa e disciplina tutti i MOCA, a partire dal Regolamento (CE) n. 1935/2004, che riguarda anche i materiali a contatto con l’acqua destinata al consumo umano, come le bottiglie, ma non gli impianti fissi di approvvigionamento idrico. Questo regolamento definisce le norme generali per i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti, affermando che questi devono essere sicuri e garantire che gli alimenti non vengano contaminati.

La legislazione sui materiali a contatto con gli alimenti non riguarda solo l’applicazione industriale, ma ha un impatto a livello di tutta la catena alimentare, dalla produzione sino al consumo finale. Questa legislazione si applica pertanto sia a livello industriale, dove viene controllata la produzione e il confezionamento dei materiali, sia a livello dei consumatori finali, che devono prestare attenzione ai materiali utilizzati sia come contenitori per il cibo o per l’acqua che per gli utensili da cucina e stoviglie. Secondo statistiche recenti, ben il 56% degli italiani dichiara di essere “poco o per niente informato” sui rischi di potenziale contaminazione degli alimenti, per cessione di elementi chimici, dovuti all’impiego di materiali non a norma e/o deteriorati (fonte Altroconsumo, aprile 2023). Rientrano in questo contesto infatti anche le padelle antiaderenti graffiate, i contenitori di plastica per microonde utilizzati troppe volte, le pellicole plastiche e di alluminio con cui avvolgiamo gli alimenti, che possono cedere sostanze chimiche se utilizzati in modo improprio. Per questo è importante rendersi conto, anche a livello domestico, che contenitori o utensili danneggiati è meglio buttarli via piuttosto che continuare ad usarli. Inoltre, anche i ristoranti, i bar e gli altri esercizi di ristorazione devono rispettare le norme sui materiali a contatto con gli alimenti, poiché questi possono influire sulla sicurezza degli alimenti serviti ai clienti.

La sicurezza stessa dei MOCA deve essere attentamente valutata e certificata in quanto tracce di sostanze chimiche possono migrare – a determinate condizioni – dai materiali negli alimenti e nelle bevande che consumiamo. Gli uffici tecnici di aziende specializzate nella certificazione e gli scienziati devono pertanto valutare se esistono rischi eventuali per la salute, tra questi anche gli specialisti di EFSA, l’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare.

Tutti i MOCA devono essere prodotti conformemente alle normative in vigore nella UE, che i singoli stati devono fare rispettare.

I regolamenti dell’UE stabiliscono anche i materiali specifici che possono essere utilizzati per il contatto con alimenti, definendo limiti e requisiti di purezza per ciascuno di essi. Inoltre, i materiali a contatto con gli alimenti devono essere etichettati in modo chiaro ed evidente, così da identificare il loro uso e le eventuali limitazioni di impiego.

Il regolamento prevede anche un sistema di autorizzazione per i materiali che presentano rischi potenziali più elevati per la salute umana, come ad esempio quelli che contengono sostanze chimiche considerate cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione.

In sintesi, i regolamenti europei sui materiali a contatto con gli alimenti hanno l’obiettivo di garantire che questi non rappresentino un rischio per la salute dei consumatori e che il potenziale trasferimento di sostanze chimiche ai prodotti alimentari non sollevi problemi di sicurezza, non modifichi in nessun modo la composizione degli alimenti e delle bevande e non abbia influenza negativa sul loro sapore e/o odore. Ciò è fondamentale per garantire che gli alimenti che arrivano sulle nostre tavole siano sempre sicuri per il consumo umano.

Oltre al Regolamento (CE) n. 1935/2004, tutti i MOCA devono essere fabbricati in conformità con le buone pratiche di produzione (GMP) secondo i requisiti del Regolamento (CE) n. 2023/2006 e alla legislazione specifica dell’Unione su determinati materiali (comprese le plastiche, le plastiche riciclate, la ceramica, la pellicola di cellulosa rigenerata, l’alluminio e i materiali attivi e intelligenti) e nel rispetto di altre norme legislative nazionali su altri materiali.

In conclusione, la legislazione sui materiali a contatto con gli alimenti è estremamente importante in ogni fase della catena alimentare, per garantire la sicurezza dei consumatori e l’integrità dei prodotti alimentari. 

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